Dalla Rocca Pisana l’occhio può spaziare dal Golfo di Follonica a Gavorrano, perché la Rocca offre un punto di vista privilegiato che va dal mare alle pianure e alla colline dell’entroterra.
Area controllata, nel medioevo, dagli Aldobrandeschi, Scarlino nel 1162 divenne dominio Pisano. La Rocca ha una storia di successivi adattamenti e trasformazioni, edificata su antichi insediamenti risalenti all’età del bronzo ed al periodo etrusco (a quando sembra risalire una prima fortificazione della collina). Nel periodo romano l’area sembra subire una sorta di abbandono, ma imponenti ristrutturazioni messe in atto nei secoli XIII e XIV hanno, alla fine, conferito alla Rocca l’aspetto attuale.
L’area della Rocca Pisana è liberamente accessibile e ci si può arrivare attraverso due percorsi: uno che dal paese di Scarlino, attraverso vicoli e caratteristiche scalinate conduce fino alla base della Rocca, mentre l’altro, percorribile anche in auto, sfrutta la strada panoramica per giungere all’ampio parcheggio nei pressi della Rocca.
Dell’importante scavo archeologico condotto dall’Università di Siena alcuni decenni fa e poi ricoperto per conservare il sito, rimane visibile l’area dell’antica chiesa che ha restituito tra i tanti reperti anche il famoso Tesoro di Scarlino, 100 monete d’oro, conservate oggi nel vicino Centro di Documentazione R. Francovich.