Il centro di documentazione “Riccardo Francovich” a Scarlino è il luogo ideale per chi vuole conoscere la storia di questo borgo medievale. Situato in via della Rocca, di fronte alla chiesa di San Martino, non passa certo inosservato, soprattutto ad un occhio più attento. Generalmente in estate è aperto tutti i giorni, mentre negli altri mesi resta chiuso, fatta eccezione per gli eventi straordinari. Di conseguenza, coloro che avessero intenzione di visitarlo in autunno, inverno o primavera si consiglia di mettersi prima in contatto con i gestori del centro. Sebbene l’allestimento sia essenziale, i pannelli e le teche poste all’interno del centro di documentazione di Scarlino raccontano la lunga storia della Rocca Pisana.
Nella successione delle vetrine, disposte in ordine cronologico, sono esposti molti degli oggetti trovati durante gli scavi nell’area della Rocca. Si passa da manufatti dell’età del bronzo a quelli rinascimentali, il tutto corredato da un efficace cartellonistica che permette di comprendere facilmente la successione delle fasi che hanno interessato l’insediamento di Scarlino. Tre altre teche si collocano al di fuori dall’ordine cronologico citato: una contenente monete soprattutto di epoca romana, una successiva che raccoglie dei monili, anelli, medagliette, crocifissi, amuleti trovati nelle sepolture presso la Pieve di Santa Maria, situata all’interno dell’area di scavo; una terza teca, la più sorprendente, contiene 100 monete d’oro fior di zecca datate attorno al 1450 e provenienti da sette zecche diverse: il famoso Tesoretto di Scarlino.