Quo vadis Monterotondo Marittimo - L'arte di strada

Quo vadis, traducibile dal latino in Dove vai? secondo la tradizione viene attribuita a San Pietro. Il termine è entrato nell’uso comune dopo la pubblicazione del romanzo scritto da Henryk Sienkiewicz e intitolato appunto Quo vadis? A Monterotondo Marittimo, raggiungibile nell’arco di un’ora da Follonica, Quo vadis è un festival che ha come tema l’arte di strada. Per l’occasione, gli artigiani provenienti da tutta Italia lavorano i più disparati materiali: metalli, ceramica, legno, carte, vetro ed altro ancora. L’artigianato non è l’unica cosa da vedere durante il festival. Gli spettacoli, la musica e il cibo da strada, sono comprimari, e infatti, accompagnano i visitatori durante tutta la durata dell’evento.

Quo vadis nasce con l’intento di salvaguardare l’arte di strada in tutte le sue forme. Nel nostro paese, purtroppo, è molto difficile vivere con i proventi dell’arte in generale. Una vera e propria contraddizione, soprattutto guardando al vissuto dell’Italia, patria di alcuni degli artisti che hanno contribuito a fare la storia del Rinascimento in Europa. Di conseguenza, Lotus, ovvero l’associazione che si occupa delle promozione di Quo vadis è convinta che investire in questa direzione non costituisca uno spreco di risorse. Anzi, secondo Lotus se questa filosofia venisse applicata anche da altri, potrebbe aiutare concretamente tutti coloro che tentano di portare avanti l’arte di strada come mestiere. Non è un caso dunque che sia gli artigiani, sia gli artisti che partecipano a Quo vadis ricevano un rimborso spese o un buono pasto. Un piccolo gesto, senz’altro, ma pienamente in linea con l’etica e le prerogative del festival.

Il comune di Monterotondo, che dal 2013 crede nel progetto, ha sostenuto e coadiuvato, oltre a Lotus, anche altre associazioni locali nella promozione di un evento innovativo. Associazioni che con l’organizzazione della cena, consentono ai partecipanti di scoprire i sapori e le particolarità del territorio. Inoltre, bisogna ricordare che Regione Toscana e Provincia di Grosseto contribuiscono ulteriormente cedendo il proprio patrocinio.

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