Il Palio dei ciuchi è una tradizione piuttosto ricorrente nella Maremma toscana. Nel comune di Roccastrada ad esempio, a solo un’ora di auto da Follonica, ne vengono corsi ben due: uno nel capoluogo e uno a Roccatederighi. Il Palio dei ciuchi di Roccastrada, più recente a livello storico, si svolge ormai da più di 40 anni mantenendo inalterata la passione di tutti i partecipanti. Lo spirito che contraddistingue questo Palio è ben lontano da quello senese. In questa competizione infatti prevale la goliardia e la voglia di far divertire il pubblico, che generalmente partecipa sempre numeroso ogni anno. La gara viene preceduta dalla sfilata del Palio, alla cui testa si pone, come da tradizione, il carro della fanfara che porta il saluto alle contrade. A questo seguono i carri delle otto contrade: Torre, Borgo, Convento, Fonte, Capannacce, Centro, Chiusone e Portoncino, tutti addobbati con i loro colori.

Ogni contrada può contare su due fantini e due ciuchi. Al momento della gara i sedici fantini e rispettivi ciuchi vengono divisi in quattro batterie. Soltanto il primo classificato potrà gareggiare con la batteria dei vincitori, ovvero la vera finale del Palio. Il secondo classificato invece dovrà vedersela con la batteria dei perdenti, mentre per il terzo e il quarto la corsa non potrà continuare. Alla batteria dei vincitori prendono parte sia i fantini che gli asini. Il primo classificato e, di riflesso alla sua contrada, riceve in premio il Palio, dipinto per l’occasione da un artista. Il Palio dei ciuchi di Roccatedrighi, simile a quello di Roccastrada, fatta eccezione per il numero di contrade (qui sono cinque) rievoca un’antica giostra medievale.

La giostra, nota come dei “Sestieri”, venne promossa nel 1295 per festeggiare il sodalizio Binda Bindoccino e Bartolomeo Nuccio, figlio di Aldobrandino Saracini Signore di Siena. Matrimonio che sancì la sovranità di Siena su Roccatederighi. Anche in questo caso un corteo storico ricco di figuranti precede la gara. Il Palio, infine, come a Roccastrada, viene consegnato alla contrada vincitrice. Entrambe le competizioni non sono, fortunatamente, cadute in disuso grazie alla costante sinergia fra comuni e associazioni ad esse dedicate.