Una delle caratteristiche che rendono unico il museo del vino di Roccastrada sono gli ambienti che lo ospitano, i quali, essendo scavati nella roccia simulano molto bene quelli di una vecchia cantina. Ai locali, disposti su due piani, si può accedere da tre entrate diverse, due nella piazzetta dell’Orologio e una posta in via Clementi Pellegrini tramite l’ausilio di una scalinata esterna. La terrazza che si trova al primo piano rappresenta, forse, il punto di osservazione privilegiato di tutto il centro storico. Affacciandosi da essa è possibile spaziare su una vasta parte del paesaggio maremmano: dalle colline dell’entroterra alla pianura costiera.
Di recente, il museo, è diventato anche uno dei punti di informazioni dell’ambito territoriale “Maremma Toscana Area Nord”, creato con l’intento di far conoscere ai visitatori quanti più aspetti possibili del territorio in cui si trovano. Durante la stagione estiva l’ente museale organizza eventi e degustazioni per far conoscere al grande pubblico i prodotti tipici, ma soprattutto i vini della zona.
Il fascino di questo museo deriva anche dal fatto che in passato, circa a metà ‘1700, era adibito a cisterna, la quale garantiva ai Roccastradini una preziosa risorsa d’acqua da sfruttare in caso di necessità. Molto utile considerata la posizione di questo centro. Dismessa la cisterna il luogo subì un ulteriore cambiamento di destinazione d’uso. Gli spazi, infatti, vennero trasformati in un raffinato caffè in stile ottocentesco. Alcune delle caratteristiche architettoniche di questo periodo sono ancora visibili. Inoltre, il successivo utilizzo degli ambienti come rifugio durante i due conflitti mondiali conferiscono alla struttura un retaggio che ben si presta a divulgare, tramite i prodotti vitivinicoli, la storia e la tradizioni di questa parte di Maremma.
Curiosità: L’accesso principale al Museo è di fronte alla Torre dell’orologio, risalente al XIV secolo. Essa rappresentava il fulcro delle fortificazioni del borgo di Roccastrada. Da questa posizione era possibile difendere l’accesso settentrionale senza particolari sforzi.