Il museo della Civiltà Rurale di Rocca di Montemassi, nel comune di Roccastrada, si propone di far conoscere la storia delle comunità rurali che abitavano la Maremma toscana nell’ottocento. Il museo, inaugurato nel 2007, è ospitato all’interno di alcuni ambienti della tenuta Rocca di Montemassi. L’azienda, nota soprattutto per i suoi vini, dista dal borgo medievale di Montemassi circa 10 km. Il modo più veloce di raggiungerla consiste nel prendere la strada provinciale di Montemassi e, all’altezza di Montelattaia, imboccare la strada provinciale Pian del Bichi.
La collezione conta oltre tremila oggetti databili tra le fine dell’ottocento e la metà del novecento. Il percorso espositivo, diviso in sezioni, è stato appositamente pensato per trasmettere al visitatore uno spaccato di vita dell’epoca. Nella prima parte del museo della Civiltà Rurale di Montemassi sono esposti gli strumenti che venivano usati nelle cantine. L’obiettivo di tale esposizione è contestualizzare le moderne tecniche di viticoltura con quelle del passato. L’immagine affissa sulla parete continua verso questa direzione. La foto, scattata verso la fine dell’ottocento, ricorda quanto poteva essere logorante il lavoro nei campi. A questa sezione segue quella dedicata alla semina, all’aratura, alla trasformazione dei prodotti e al loro trasporto.
L’agricoltura, come oggi del resto, non era incentrata solamente sulla coltivazione, vi erano infatti anche alcuni mestieri collaterali che vi ruotavano attorno. Per questo ragione all’interno del museo è stato data ampio spazio alle attività in capo ai boscaioli, al falegname, al fabbro, o al ciabattino. Non solo, attraverso la cucina e la tessitura vengono messe in risalto pure i compiti che in quel periodo erano affidati alle donne. Il percorso di visita termina con uno spazio dedicato al tempo libero, prevalentemente giochi di carte e di bocce.
Il museo della Civiltà Rurale di Rocca di Montemassi offre inoltre visite guidate all’interno della tenuta agricola con la possibilità di degustare i vini.