Chiesa di San Martino

La chiesa di San Martino compare per la prima volta in una donazione del XIII secolo.
Purtroppo della chiesa in questo periodo sappiamo bene poco. Nel 1759, la struttura venne fatta ricostruire da Eleonora Appiani.
Sei anni dopo fu costruito il campanile esterno, la sagrestia, i due altari laterali e quello maggiore.
Nel 1810, la chiesa cessa di essere parrocchia, divenuta tale all’inizio del XVI secolo.

Nel Catasto storico del 1822, San Martino risulta proprietà della Confraternita della SS. Trinità.
La chiesa venne restaurata una seconda volta nel 1942, intervento che portò anche alla realizzazione della cuspide del campanile, e una terza nel 1966 per rimediare ai danni causati dall’alluvione.

La chiesa, si presenta con una facciata a capanna e con in­gresso ad arco ribassato in mattoni.
All’interno vi sono custoditi un dipinto ottocentesco raffigurante una Madonna col Bambino ed angeli inserito in una “macchina” lignea posta sull’altare.
E l’affresco staccato, con San Michele arcangelo, Sant’Andrea apostolo e la Madonna col Bambino in gloria, risalente al XVI secolo.

Una parte degli affreschi dipinti direttamente sopra l’altare della chiesa.

Un particolare dell’altare.

L’ingresso della chiesa. Si notino le stazioni dedicate alla Via Crucis.

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