Il museo delle Biancane, allestito all’interno degli spazi dell’ex-centrale dei Lagoni Boraciferi, può essere considerato come uno dei luoghi simbolo di Monterotondo Marittimo. Inaugurato a marzo del 2019 si aggiunge ai numerosi musei che fanno parte del comprensorio del Parco delle Colline Metallifere. Nonostante la segnaletica non sia adeguata, arrivare al museo delle Biancane è piuttosto semplice. Una volta giunti a Monterotondo bisogna lasciare viale Giacomo Matteotti ed imboccare via dei Lagoni Boraciferi. La torre di raffreddamento della centrale geotermica ENEL rappresenta il punto di riferimento principale, visibile da ogni direzione.
Il museo nasce con l’intento di spiegare i processi che geologici hanno innescato la formazione di quelle che noi oggi conosciamo come Biancane di Monterotondo. Ovvero, un’area caratterizzata, come del resto tutto il territorio comunale, da una forte attività geotermia. L’allestimento, curato dall’architetto Marco Del Francia, è stato pensato per far compiere ai visitatori un viaggio al centro della terra attraverso installazioni evocative ed immersive. La “geonave”, qui rappresentata come una sfera poligonale dall’aspetto futuristico, trasporta idealmente gli spettatori nelle viscere della terra. Il richiamo al famoso romanzo di Jules Verne e Richard Fleischer appare chiaro.
Altre installazioni multimediali permettono di comprendere l’utilizzo passato dei gas endogeni per l’ottenimento del boro, oppure i meccanismi, moderni, di produzione dell’energia elettrica. Pannelli tattili aiutano inoltre a riconoscere le rocce ed i minerali più comuni della zona.
La visita al Museo è propedeutica ad una passeggiata nel Parco delle Biancane, una esperienza unica al mondo!