Collocati tra il Santuario del Frassine ed il fiume Cornia sono dei ruderi che secondo la tradizione altro non erano che dei bagni termali. Si trattava di una vasta area di beni fiscali di età romana ereditata dai Longobardi. Dell’edificio rimane poco, solo gli esperti possono dedurne vani e funzioni. Sembra che da una vicina sorgente termale, le acque calde fossero portate tramite tubazioni in piombo sino ai locali delle Terme.
La prima citazione documentaria risale ben al 779 d.C., inoltre alcuni suppongono che nella celeberrima Tabula Peutingeriana il sito “Aquae Populoniae” sia da identificare con il nostro Bagnoregio.
Ad oggi comunque il sito non è visitabile.