La Riserva Naturale Cornate e Fosini, facente parte del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, è stata istituita dalla Regione Toscana nel 1996 ma è dal 2005 che è compresa tra i Siti di Importanza Comunitaria per le eccezionali caratteristiche floristiche. Il rilievo delle Cornate, caratterizzato da un complesso di rupi calcaree a strapiombo, arriva a superare i 1.000 metri sul livello del mare. Dalla vetta si può osservare un panorama unico sul Golfo di Follonica e su alcune isole dell’Arcipelago Toscano. Alla base del massiccio sorge il piccolo, incantevole, borgo di Gerfalco.
L’area della Riserva è caratterizzata da numerose specie vegetali e animali. Tra la flora, oltre alle specie tipiche mediterranee, si segnala anche le rare erbacee Fritillaria tenella e Viola etrusca. Ricchissima la fauna di cui segnaliamo due specie di uccelli ormai molto rare l’Averla piccola e la Tottavilla.
La geologia del massiccio delle Cornate è altrettanto interessante. Infatti, in questo luogo è stato cavata a lungo una roccia, il Calcare rosso ammonitico, utilizzato anche per il Duomo di Siena, mentre nel vicino Poggio Mutti è possibile visitare alcuni antichi cunicoli minerari dai quali veniva estratto il minerale dell’argento, ancora praticamente intatti.
Ai piedi delle Cornate è stato ricavato un geopercorso, le Trincee delle Cornate di Gerfalco, che permette la visita di una serie di importanti testimonianze geo-minerarie dei secoli passati.
Fosini è un castello medievale immerso all’interno della riserva naturale. Menzionato nel 1135 faceva parte dei possedimenti dei Pannocchieschi. Nel corso della storia ha subito numerosi rimaneggiamenti, tuttavia, il cassero conserva ancora la sua forma originaria. Attualmente è di proprietà privata e chiuso al pubblico.