Il popolamento nella protostoria

Per la Protostoria le testimonianze si fanno più evidenti. Nell’area della Pievaccia è stato individuato uno dei siti più rappresentativi di questo periodo. Si tratta di un villaggio Protostorico venuto alla luce durante la realizzazione di una cessa tagliafuoco sulle pendici sud orientali di Poggio al Chiecco. In base ai materiali rinvenuti il sito si colloca in un orizzonte databile tra il Bronzo Finale e la prima Età del Ferro (X-IX secolo a.C.). Lungo la cessa vennero identificate quattro concentrazioni di ceramica e di frammenti di argilla con impressi delle tracce riconducibili a canne. Questo ha fatto ipotizzare ad un villaggio di capanne costruito con materiali deperibili e con ampi spazi tra le strutture, magari destinati a vari usi.

Due tipologie di capanna (tratta da glialbori.com)
Un esempio di palafitta (tratta da glialbori.com)

Le prime attività di riduzione del ferro

Le prime aree “siderurgiche” a Follonica potrebbero risalire proprio alla Protostoria. Il primo impianto produttivo era situato nei campi di S. Giuseppe. Al momento il sito è caratterizzato dalla presenza di scorie, minerali e frammenti di concotto che in origine dovevano far parte dei forni. Le scorie risultano prevalentemente compatte e pesanti, di colore nerastro lucido. Sono presenti anche scarti più leggeri vetrificati. Il minerale grezzo impiegato è ematite dell’Elba nella variante oligisto.

Il secondo impianto produttivo si trovava in prossimità del podere del Felciaione. Il sito è stato scoperto grazie alla realizzazione di un fosso di drenaggio. Lo scavo del fosso, effettuato tramite mezzo meccanico, aveva messo in luce i resti di quattro distinti forni fusori. Le evidenze meglio conservate trovano possibili confronti con fornaci a ventilazione forzata e sovrastruttura emisferica del tipo slag tapping, ovvero: forni in cui le scorie si depositavano sul fondo, tipiche delle prime lavorazioni siderurgiche del tardo periodo la Tène. Una cultura sviluppatasi in Europa durante la tarda età del Ferro.

Resti di una fornace per la riduzione del ferro rinvenuta presso podere Felciaione (tratto da Cucini 1991, p.25)
Sezione forno fusorio podere Felciaione (tratto da Cucini 1991, p.26)

Per approfondire:

  • Cucini, C. (1985) Topografia del territorio delle valli del Pecora e dell’Alma, in R. Francovich (a cura di), Scarlino I. Storia e Territorio, Firenze, pp. 147-335.
  • Cucini, C. (1991) Due antichi impianti siderurgici presso Follonica (Grosseto-Toscana), in Papers of the Fourth Conference of Italian Archaeology, 4, Accordia Research Center, University of London, pp. 23-30.

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