La Fonte dell’Abbondanza venne fatta costruire nel 1265 dal podestà pisano Ildebrandino e costituiva all’interno delle mura cittadine, la principale risorsa idrica della città. Al di sopra della fonte era il magazzino delle granaglie, quindi un Palazzo definito dell’Abbondanza perché in esso si poteva trovare grano e quindi farina ed acqua, materie prime per fare il pane!
Ma la Fonte, in relativamente recenti restauri, ha restituito un sorprendente affresco raffigurante un albero (Albero delle Fecondità) i cui numerosi frutti sono falli maschili. Ai piedi dell’albero delle figure femminili si accapigliano per raccogliere i frutti migliori. Molti studi si sono succeduti sul significato di tale affresco tra i più accreditati lo giustificano come testimonianza di antichi culti della fertilità, anche se la presenza di un’aquila, simbolo dell’Impero, richiama vicende politiche legate alla Massa ghibellina.
Il soprastante Magazzino del Grano è oggi Sala Polivalente sede di mostre e congressi.