La cosiddetta “Casa Rossa”, che si trova ad appena due chilometri dal centro storico di Castiglione della Pescaia, fu progettata da Leonardo Ximenes a metà ‘700. Oggi ospita il museo multimediale dedicato alla riserva naturale della Diaccia Botrona. Il percorso di visita è articolato in tre parti che si sviluppano all’interno dei due piani della casa rossa. Il piano terra è dedicato al territorio, alla figura di Ximenes e al sistema di cateratte usate per la regimentazione delle acque. Al primo piano invece trova posto un pannello tattile e un sistema di proiettori che riproducono un documentario sulla Diaccia Botrona. Il plastico del territorio sotto al video integra la proiezione principale quando necessario. Questo consente al visitatore di correlare al livello spaziale quanto viene menzionato nel documentario. L’allestimento è stato curato dall’agenzia di divulgazione scientifica fondata da Paco Lanciano.

In passato la funzione della Casa Rossa era quella di regolare il deflusso delle acque della palude. Allo stesso tempo il sistema di cateratte dovevano anche permettere di mantenere l’acqua in palude, questo perchè a quei tempi la palude era fonte di reddito, vuoi per la pesca e la caccia, ma anche per la raccolta di piante (tife e giunchi) usate per impagliature e cordami.

A livello architettonico la Casa Rossa è costituita da un corpo centrale rettangolare sorretto da tre arcate, di cui quella centrale risulta più grande. Gli annessi laterali venivano usualmente destinate al custode o affittate ai pescatori.